L’OVERTRAINING

L’overtraining o sindrome da sovrallenamento è quella condizione di stress eccessivo nella quale un’atleta può ritrovarsi nel momento in cui sbaglia la metodologia del suo allenamento. I sintomi de l’overtraining sono caratterizzati da una diminuzione della performance motoria (forza, velocità, resistenza) e vengono riflessi sulla vita di tutti i giorni: scarso appetito, difficoltà a prendere sonno, frequenza cardiaca alterata. Come …

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IL CARDIOFREQUENZIMETRO

Il cardiofrequenzimetro è lo strumento di controllo fisiologico che ci permette di monitorare l’andamento della frequenza cardiaca. Interpretare i dati è fondamentale per strutturare l’allenamento in funzione del meccanismo energetico che vogliamo allenare. Nella foto viene rappresentato un allenamento fatto in pista sulla distanza ripetuta di 800m: 6×800 a velocità variata (400m a 3’40″/km-400m a 3’/km) recupero 2’15” da fermo. …

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corsa variata

LA CORSA VARIATA

La corsa variata comprende tutte quelle esercitazioni di corsa che si sviluppano su una determinata distanza o tempo. Nel periodo introduttivo della stagione è sempre indicato utilizzare il cardiofrequenzimetro al fine di monitorare le pulsazioni in relazione alla velocità di corsa. Vediamo qualche esempio di corsa variata: 10km di corsa = 2km di riscaldamento + 8x(500m Veloci – 500m di …

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LA FREQUENZA CARDIACA

Sappiamo che la frequenza cardiaca da raggiungere soprattutto per determinati allenamenti è relativa al soggetto. Un agonista che cerca il costante miglioramento dovrà, perciò, calcolare zone di frequenza cardiaca differenti da un neofita che deve necessariamente approcciarsi all’allenamento in maniera diversa. La variabile oggettiva in comune con tutti gli atleti è prima di tutto la frequenza massima relativa all’età. Per …

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LA RESISTENZA MENTALE

Chi eccelle nello sport non è esclusivamente colui che è dotato di un particolare talento o attitudine ma soprattutto colui che ha una resistenza mentale consolidata nel tempo. Non è in dubbio che doti genetiche e antropometriche particolari fanno sì che un singolo atleta sia predisposto a raggiungere risultati di spessore, ma non basta. Ciò che fa sempre la differenza …

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LE PROVE CON VARIAZIONE RITMICA

Le prove con variazione ritmica permettono all’atleta di addestrare l’ampiezza e la frequenza del passo.Come già spiegato in precedenza la corsa è il risultato di una successione ciclica di balzi,da qui l’ampiezza del passo,insieme al tempo di appoggio di ogni arto a terra,da qui la frequenza.Prendiamo come esempio la distanza dei 100m per organizzare le prove con variazione ritmica: -1x100m …

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LAVORO MISTO A CONTRASTO PER GLI 800M

Per lavoro misto a contrasto si intende un insieme di prove ripetute a velocità crescente. L’obbiettivo è quello di avere ritmi iniziali al limite della potenza aerobica fino ad arrivare, nella parte finale, a ritmi specifici di gara e oltre. Abbiamo visto in precedenza come organizzare questo tipo di “sistema” sulla gara dei 400m, vediamo ora come applicare la stessa …

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LAVORO MISTO A CONTRASTO

Per lavoro misto a contrasto si intende un insieme di prove ripetute a velocità crescente. L’obbiettivo è quello di avere ritmi iniziali al limite della potenza aerobica fino ad arrivare, nella parte finale, a ritmi specifici di gara e oltre. Questa metodologia di lavoro si può applicare a specialità che vanno dai 400m fino ai 5000m. Vediamo di seguito come …

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IL DIFFERENZIALE CRONOMETRICO SUI 400M

Il differenziale cronometrico sui 400m è strettamente correlato al valore assoluto sulla distanza dei 200m. Essendo questa gara inserita nelle specialità di “velocità prolungata” sappiamo che statisticamente viene gestita con velocità sub massimali che diano la possibilità di affrontare l’intero sforzo incontrando, inevitabilmente, una regressione di velocità nell’ultima parte (gli ultimi 100m). Ma la domanda è: quanto deve essere il …

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IL DIFFERENZIALE CRONOMETRICO

Il differenziale cronometrico nel mezzofondo veloce si riferisce a quel rapporto che intercorre tra la prima e la seconda parte di gara. Bisogna però, come sempre, distinguere in due tipologie: prestazioni tecniche vicine o meglio del WR, oppure gare di qualificazione per finali di campionati nazionali o internazionali. Nel primo caso è l’atleta “pacer” che viene incaricato di tenere alto …

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