CORRERE VELOCEMENTE

La velocità è la grandezza fisica che ci dà la misura dello spostamento di un corpo utilizzando, nel nostro caso, l’esercizio ciclico della corsa. Correre velocemente è il risultato di attitudini allenabili: forza, ritmica e tecnica la cui fusione determina lo sviluppo della frequenza e ampiezza dei passi; parametri fondamentali per determinare gli indici di velocità. L’aumento della velocità fino ad un certo valore di riferimento è causato dalla crescita contemporanea e progressiva della frequenza e della lunghezza del passo. Il raggiungimento della velocità massima, invece, viene raggiunto progressivamente aumentando la frequenza a discapito dell’ampiezza che viene compensata. Per correre velocemente possiamo utilizzare varie esercitazioni, vediamo quali sono:

Le esercitazioni che influiscono sulla capacità di produrre ampiezza sono i seguenti:

  • Corsa ampia
  • Corsa balzata
  • Balzi alternati
  • Balzi successivi
  • Andature tecniche in avanzamento con sovraccarico

Le esercitazioni che influiscono sulla frequenza dei passi sono:

  • Pliometria su ostacoli sia a gambe tese(piedi) che piegate (cosce)
  • Corsa rapida sia circolare che skippata
  • Esercitazioni con la funicella sia in avanzamento che sul posto
  • Andature tecniche al massimo della velocità

Rimane fondamentale allenare le varie espressioni di forza che sono: Esplosività, esplosività elastica e esplosività elastico riflessa.

  • Balzi
  • Pliometria
  • Esercitazioni su conetti
  • Andature tecniche con sovraccarico
  • Lanciati con sovraccarico

Lo sviluppo delle esercitazioni sopra descritte devono mirare alla diminuzione del tempo di esecuzione poiché migliorare la massima espressione di forza (forza massima) può risultare controproducente se impieghiamo troppo tempo ad eseguire l’esercizio. La linea sottile che divide lo sviluppo della forza dalla potenza deve essere valutata in relazione alla competizione da allenare ma essere più potenti è sempre l’obbiettivo da raggiungere. Rimane ovvio che grosse muscolature possono causare un peso inutile per gli atleti di medio e lunghe distanze ma possono essere alleate per gli sprinter, sempre nei limiti proporzionali.

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