CORSA IN SALITA

La corsa in salita è un mezzo di allenamento che può essere utilizzato all’interno del training per raggiungere diversi obbiettivi.

E’ innegabile che attraverso questo tipo di allenamento ci sia una stimolazione elevata dell’apparato cardiovascolare: a parità di lunghezza delle ripetute c’è una maggiore richiesta di ossigeno a causa della pendenza. Correre in salita ci obbliga a proiettare il busto in avanti.

Nel momento in cui ci approcciamo a questa metodologia dobbiamo avere in mente le variabili per ottenere i risultati che cerchiamo.

La lunghezza delle prove dovrà essere in relazione alla pendenza: con pendenze comprese dal 10% al 15% utilizzeremo distanze non superiori ai 60m. Un recupero di 1’30”(da fermo) sarà sufficiente per evitare esponenziali accumuli di lattato.

La corsa in salita con passi più stretti è un ottimo esercizio neuromuscolare del tricipite della sura e dei muscoli del piede. Il dislivello fa sì che gli appoggi impieghino meno tempo per arrivare sul terreno.

La corsa con passi più ampi stimola maggiormente la muscolatura dell’anca(distensione dell’arto) e quella della coscia(innalzamento del baricentro).

Le pendenze inferiori al 10% richiedono un impegno cardiovascolare più contenuto. Utilizzare distanze che vanno dai 100m fino a 150m/200m permettono di avere una componente lattacida consistente. In questo caso, camminare indietro fino al punto di partenza darà il giusto recupero prima di ripartire.

Il fondo da privilegiare è sempre la strada o la terra battuta. Si eviti di correre su brecciolino o foglie bagnate per non incorrere in potenziali infortuni o errori tecnici come la classica “perdita dei piedi” dietro.

In ultimo, ma non meno importante, le esercitazioni di velocità in salita devono essere inserite lontano dalle competizioni specifiche del mezzofondo e della velocità. Per i runners proiettati verso il fondo sono un ottimo allenamento per richiamare i giusti indici di forza anche vicino alle gare.

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