LA CORSA VARIATA
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- Settembre 15, 2022
La corsa variata comprende tutte quelle esercitazioni di corsa che si sviluppano su una determinata distanza o tempo. Nel periodo introduttivo della stagione è sempre indicato utilizzare il cardiofrequenzimetro al fine di monitorare le pulsazioni in relazione alla velocità di corsa. Vediamo qualche esempio di corsa variata:
- 10km di corsa = 2km di riscaldamento + 8x(500m Veloci – 500m di recupero)
- 10km di corsa = 2km di riscaldamento + 8x(600m veloci – 400m di recupero)
Questa tipologia di allenamento è sicuramente più indicata per i mezzofondisti veloci (800-1500) che non hanno una Vo2 max (massimo volume di ossigeno consumato per minuto per chilogrammo di peso) particolarmente alta. La differenza di pulsazioni tra la parte veloce e quella lenta avrà una forbice di 10 pulsazioni. Il ritmo di corsa sarà impostato tenendo conto della programmazione settimanale: rimane ovvio che le alte velocità affaticheranno il sistema muscolare quindi la strategia migliore è quella di non superare mai le 175 pulsazioni massimali.
Prendiamo come esempio, invece, atleti prolungati con una Vo2 max superiore:
- 14km di corsa = 2km di riscaldamento + 8x(1000m veloci – 500m di recupero)
Le specialità dei 5000 e 10000 richiedono sessioni di allenamento più quantitative e densità kilometriche importanti. La forbice delle pulsazioni tra il recupero e la parte veloce sarà sempre ottimizzata sulle 10 unità.
Al termine della seduta di corsa possiamo controllare le pulsazioni medie di tutto l’esercizio le quali non supereranno i 155/160 battiti. Se tutto l’esercizio avrà battiti medi superiori ai 170 vorrà dire che la seduta di allenamento sarà stata molto impegnativa. Da questo si deduce che il giorno seguente occorrerà diminuire l’intensità per ottenere il miglior adattamento possibile.